mercoledì, novembre 24, 2004

L'Ucraina e l'amico Putin

Visto quello che sta succedendo in Ucraina, volevo chiedere al bandana di fare uno squillo all'amico Putin (detto il
baluardo della democrazia)

Capezzone ha avuto la stessa idea. Sul sito dell'Ulivo si dibatte tra Gad, Fed e Alleanza

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• Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani:

Dopo le positive dichiarazioni (ne prendo molto volentieri atto) rese due giorni fa dal Ministro degli Esteri Fini, il vertice del Governo italiano ha di fatto scelto di tacere sugli avvenimenti (forse epocali) in corso in Ucraina.

Chiedo formalmente al Presidente del Consiglio, anche nella sua veste istituzionale di responsabile dell'indirizzo politico dell'esecutivo, di far cessare il suo personale silenzio.

Per usare un lessico che gli sarà familiare, dico all'onorevole Berlusconi: "O di qua, o di là". O con l'opposizione ucraina (liberale, democratica, filo-occidentale), e quindi con il rispetto delle regole, dei risultati elettorali, e verso prospettive di libertà per un popolo a cui è stata troppo a lungo negata; o -invece- con un regime violento e autoritario, amico del suo amico Putin.

Non si possono recitare tutte le parti in commedia: non si può -contemporaneamente- predicare il verbo della promozione della libertà e della democrazia, e poi scegliere la via di un silenzio complice (come continua ad accadere rispetto a troppe delle cose che riguardano direttamente o indirettamente Vladimir Putin: dalla Cecenia all'assassinio di Antonio Russo) rispetto a situazioni in cui sono drammaticamente in causa proprio la libertà e la democrazia.

La domanda c'è; e attende -se possibile- una risposta.

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