venerdì, maggio 23, 2008

10 righe

E alla fine, sulle cose che contano, sarà sempre dai Radicali che usciranno parole le parole e i comportamenti che ti aspettavi dalla tua amata sinistra


Testo dell'intervento tenuto al Parlamento Europeo da Marco Pannella, il 20 maggio, sulla questione Rom


"Presidente, vorrei dire semplicemente che dinanzi alla gravità dei fatti - che ciascuno riesce ad avvertire qui, penso tutti, tutti - vi è però un atteggiamento e una ignoranza della realtà italiana ed europea che mi fa paura: la colpa è sempre degli altri.

E allora io rivendico il dovere e il diritto di autoaccusarci. A Roma, a Napoli abbiamo governato noi, da quindici anni. A Roma, a Napoli e in tutta l’Italia si è sviluppata una campagna televisiva vergognosa: si è passati dal 10 al 24% dell’informazione televisiva nel denunciare i crimini, creando una psicosi di paura.

Allora, Signora Presidente, voglio solo dire che dove non c’è democrazia non c’è pace per i Rom, ma nemmeno per gli Italiani.

L’Italia non è una democrazia, non è uno stato di diritto. A partire da questo si può lottare, si può sperare. Altrimenti, con le buone coscienze a buon mercato di troppi di noi, no."

lunedì, maggio 12, 2008

Sto diventando forse dalemiano?

"Faccio i miei migliori auguri di buon lavoro, ma faccio sommessamente notare che sono più o meno gli stessi da quindici anni. Li stimo uno per uno, comprerei da loro non un auto usata ma tutta la concessionaria. Però forse non basta più. Penso che va superata la logica della decorazione sulla torta, singole ciliegine a rappresentare il rinnovamento, quando la torta è sempre la stessa. Comincio a pensare che c’è un tappo e che vada fatto saltare perché ci sono risorse che vanno valorizzate: penso a nomi come Zingaretti, Fassina, Orlando che è il capo dell’organizzazione. E a figure di altre generazioni, perché non credo che l’innovazione vera sia un dato solo generazionale. Ovunque dopo un risultato simile si aprirebbe un confronto sincero, profondo. E si rimescolerebbero le energie. Abbiamo davanti cinque anni di opposizione. Cambieranno l’Italia. Cerchiamo di non essere i soli a restare fermi.""

mercoledì, maggio 07, 2008

If

Prendere l'articolo di oggi di Christian Rocca (qui copincollato in chiusa)
Sostituire il termine "Veltroni" con "Bersani"
Sottoscrivere, distribuire, inviare ad amici e parenti, leggere ad alta voce, diffondere.....



"Se Veltroni tiene davvero al progetto del Partito democratico, come dovrebbe tenerci qualsiasi cittadino italiano che non vuole morire lobotomizzato o di noia, dovrà avere il coraggio di sfidare gli oligarchi della sua parte e di trasformarli nei nuovi Folena, Mussi e Angius. Veltroni avrà bisogno di spingere sull’acceleratore del partito all’americana, senza tessere, senza sezioni, puntando sulla leadership, sulle idee, sugli eletti. Dovrà incalzare il governo Berlusconi sul suo ex terreno, quello della rivoluzione liberale, della modernizzazione del paese, del mercato del lavoro e del sistema pensionistico. Adotti in blocco l’agenda Giavazzi sulle liberalizzazioni, smascheri lo statalismo di Alleanza Nazionale e degli arcobaleni, il protezionismo di Giulio Tremonti e dei no global, la piccineria della Lega e di Beppe Grillo, il corporativismo dei sindacati e dei salotti buoni. Faccia capire che i conservatori del sistema Italia stanno sia alla sua destra sia alla sua sinistra. Dica, insomma, qualcosa di sinistra liberale. Se non lo fa, o se pensa che cincischiare possa essere una soluzione, allora vorrà dire che ha ragione l’ex dalemiano Andrea Romano ad aver scritto nel suo libro “Compagni di scuola” che l’ex classe dirigente diessina è semplicemente e tragicamente inadeguata. “Unfit”, direbbe l’Economist."

avvertenze: scritto under the influence di 10 minuti di Ballarò, ignorando scientemente lo storico legame Bersani D'Alema, con una voglia matta di prendere la mia prima tessera di Partito e iniziare a menare le mani