giovedì, novembre 29, 2007

La Destra legge e ordine

oggi, muovendomi in bici, non mi sono accorto del blocco dei taxi a Piazza Venezia (anzi, alcune vie erano stranamente molto più tranquille di quanto mi aspettassi)

comunque, trovo fantastica questa dichiarazione di Storace, che sdogana evidentementemente protesta e relative modalità come un Caruso qualsiasi

"STORACE: VELTRONI NON RICATTI E RISOLVA I PROBLEMI… (Agi) - 'Veltroni non ricatti la citta' e i tassisti: ha il dovere di partecipare all'incontro in Prefettura. Non esiste il reato di lesa maesta' verso il sindaco. La smetta di fare l'offeso e risolva i problemi lamentati da una categoria che fatica dalla mattina alla sera'. E' quanto dichiara il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace."

Come sospettavasi

da fonti introdotte, qui si riporta solo per curiosità, questa non è una testata registreta

Cari MarioeMario, ......La versione più accreditata riferisce di un Consiglio Comunale bloccato da un mese a votare variazioni al piano regolatore per ricostruire un clima di collaborazione e fiducia con un noto imprenditorcostruttoreditore romano e della necessità espressa da quest'ultimo di cacciare un comandante dei vigili a lui lontano per favorire la cessazione delle ostilità con il sindaco di Roma di cui gli attenti lettori del "Menzognero" non possono non essersi accorti

adesso le curiosità sarebbero:
Catanza, non è che ci racconti perchè Calta ce l'ha con te?
'st'Alfa Brera era in comodato? da chi? pecchè?

non so perchè, ma qui inizio a sentire aria di La Confidential

martedì, novembre 27, 2007

vita nuova

dopo lungo periodo mutanghero pioggerellina di post nuovi, template rivisto ma siempre in evoluzione, alla vostra destra il badge di Anobii (la droga finale per un lettore compulsivo curioso e qualche volta un pò sborone....), foto eroiche in arrivo

enjoy

lunedì, novembre 26, 2007

Comodi comodati

in cauda venenum, dicevano gli antichi, alla fine dell'ultimo articolo sull'amena storia del permesso disabili del comandante dei vigili di Roma, qualcosa stuzzica la curiosità del buon blogger
" La vettura è di proprietà di una grossa società ed è stata data al comandante dei vigili rimosso in comodato d'uso. "

un dubbio: che gli ha fatto Catanzaro a Caltagirone?

sabato, novembre 24, 2007

Elio Vito reprise

io ai culmini di cattiveria di suoi ex amici come Malvino e Nardi non ci arrivo, ma da due giorni ho flash improvvisi in cui Daniele Capezzone si trasforma in Elio Vito

Cascherino

Coi maritozzi in testa te ne vai,
o cascherino che non caschi mai!

Ti fa fretta alle spalle, e scampanella,
il tram che viene dalla Garbatella,
e ti sgrida con stridere di freni:
ma tu hai da fare con la sella che troppo alta è per te,
e sui pedali a tempo ti dimeni,
ciclista, ballerino e giocoliere;
e si arrende, e sorride a te il tranviere
quando a uno svolto in salvo te ne vai,

o cascherino che non caschi mai

venerdì, ottobre 05, 2007

Invettiva

Possano i tuoi alunni giocare a curling con la tua borsetta di Prada (ce l'hai, lo so), accoppiarsi tra loro e con animali mentre cerchi di spiegare la tua lezioncina, accompagnare ogni tuo giorno di ingresso a scuola con l'esecuzione a rutti della discografia completa dei White Stripes, salutare la tua uscita suonando a rutti e scuregge l'inno nazionale delle tue strafottute e amate Bahamas, filmare il tutto con il videofonino, invadere Youtube di filmati, attraendo su di te orde di ispettori ministeriali e il ministro viterbese della Pubblica Istruzione.




"Viterbo, assolta l'insegnante in malattia alle Bahamas
VITERBO (5 ottobre) - A un certo punto dell’anno scolastico la stanchezza si è fatta sentire e una situazione di malessere generale ha indotto il suo medico a prescriverle alcuni giorni di riposo e degli accertamenti clinici. Un’insegnante di un istituto tecnico di Viterbo ha mandato così al preside il certificato medico che attestava i suoi problemi di salute e giustificava la sua assenza. Sino a qui nulla di strano se non fosse che una volta arrivata la visita fiscale si è accertato che la signora non era a casa, o meglio si stava riposando sì ma alle Bahamas. Il giorno dopo il preside presentò una denuncia per truffa nei confronti dell'insegnante e del medico che aveva certificato la sua malattia. Il Gip del tribunale di Viterbo ha assolto però la donna perché il fatto non sussiste. Il legale della professoressa ha infatti esibito in tribunale un certificato medico rilasciato da una clinica di Nassau, presso la quale la donna ha effettivamente eseguito gli accertamenti diagnostici prescritti. Il legale del medico ha invece sostenuto che il suo assistito rilasciò il certificato in buona fede e che non può essere ritenuto responsabile qualora la paziente non rispetti le sue prescrizioni e, tanto meno, del luogo scelto per eseguire gli accertamenti clinici.

mercoledì, settembre 19, 2007

(Italian) American Hero

Quest'anno la bici mi ha regalato soddisfazioni, amicizie e incontri di ogni tipo.
Vorrei segnalare la storia di Tony Lonero, campione di baseball negli Usa e poi a Nettuno, malato di sclerosi multipla da 6 anni, salito su una Cannondale dopo la scoperta della malattia, che ad agosto ha completato per la seconda volta la Parigi-Brest-Parigi (1290 km in gran parte sotto la pioggia tempo limite 90 ore)

Qui l'audio della sua intervista a fine fatica

martedì, settembre 18, 2007

grillescion-il post definitivo

Leonardo ha scritto il post definitivo su Grillo (e su Veltroni)

...che poi io sono un pò più fiducioso di lui, è che ieri ho visto Sara e Francesco raccogliere le firme per Generazione U sotto casa mia e avevano delle belle facce e voglia di fare, ho firmato anch'io anche se non so chi voterò alle primarie...

...come sarebbe a dire cos'è Generazione U?

We carry the light

E' stato tradotto anche in Italia (articolessa di Repubblica in cultura un paio di settimane fa) l'ultima fatica di Cormac McCarthy "The Road".
L'ho letto in 2 giorni quest'estate, incatenato dalla scrittura asciutta, dall'ossessivo procedere della trama, dall'essenza scarna del rapporto tra padre e figlio.
Più che un eccellente racconto della catastrofe prossima ventura, un incredibile apologo sull'essere padre.

lunedì, giugno 18, 2007

...nel lungo termine

"...nel lungo termine siamo tutti morti"

John Maynard Keynes, spiegando i limiti dell'equilibrio economico "nel lungo termine"

"....a tendere siamo tutti da qualche altra parte"

...ermagister, davanti alla millesima presentazione del modello di business "a tendere"

sabato, maggio 26, 2007

Pigi sa fare molto bene il giovane

anch'io ne avrei pieni i cabbasisi della gerontocrazia ben rappresentata dal tavolo dei 45 del PD, dalla Confindustria e dall'associazione dei giovani figli di industriali (presentatemi uno qualsiasi degli ultimi segretari nazionali who started his own business.....)

ma l'appello Sofri Jr-Adinolti ed al. con le candidature ggiovani al tavolo del PD mi lascia un pò così (non solo per Diaco)

".... ecco laggiù un bel tavolo di giovani. Corriamo ad intervistarli. Guadagniamo il loro tavolo. Chi prende la parola?
- Vito sa fare molto bene il giovane.
- Dicci Vito.
- Si noi stiamo bene... stiamo insieme. E' bello stare insieme, non siamo più gelosi, non siamo più egoisti. Adesso per esempio andiamo a prendere un amico nostro, e poi tutti insieme andiamo a Ostia a vedere l'alba."

mercoledì, maggio 23, 2007

Nove colli, 4 tipi strani

Pare che quando si sono incontrati la prima volta per un giro facile, una ciclogita, non avrebbero mai pensato di trovarsi alle 5 del mattino in griglia alla partenza della Nove Colli

Pare che da una settimana fossero pervasi da un'inquietudine febbrile, incertezze sul percorso, calcoli di pendenze leggendarie, deliri alimentari….

Pare che la vigilessa lì alla griglia fosse bellissima, bionda e sorridesse degli sguardi allinguati dei ciclisti che arrivavano e rischiavano di schiantarsi sulla rotonda alle 5 di mattina per guardarla….


Pare che alla partenza molti abbiano guardato e commentato con sufficienza la Lazzaretti scrostata del Magister e l'eroica Fatato di Zoro ("ma andate con quella?", "romano, buttala quella, ti vendo la mia") gli allenamenti tutto sui rulli e le disavventure meccaniche e le preoccupazioni di Ciclosalita; Libero, davanti l'hanno solo salutato con un grande in bocca al lupo, poi lentamente è arrivata la partenza e pochi minuti dopo, coi muscoli freddi, tiravano in gruppo a 50 all'ora, perdendosi e ritrovandosi, bloccandosi per un'ambulanza verso Forlimpopoli (il rumore della sirena, la speranza che non sia niente di grave, poi giù di nuovo a pedalare); a Bertinoro finisce la pianura, la strada si stringe e impenna nel paese, piede a terra per un po', poi si inizia a salire verso Polenta

Finalmente uno sguardo alle colline, "bellissimo" dico e un ragazzo bergamasco inizia a raccontare che torna dopo 2 anni di ospedale, che per lui anche solo esserci è un sogno, che dopo la gara vuole andare a salutare Marco, riguardiamo insieme le colline, un in bocca al lupo e risaliamo silenziosi nella folla di ciclisti


Pieve di Rivuschio, ci si inerpica in gruppo, incontro quello che mi voleva vendere la bici "romano, vai forte, hai visto dov'è finito il mio amico?" si sale, si sale curvi sul manubrio, ogni tanto alzando lo sguardo si vedono superbi calanchi




Il Ciola, duro ma tutti già pensano al mitico Barbotto, ci sentiamo col Gallus incastrato dietro (è bastato capitare più indietro a Bertinoro e sulla prima salita per perdere bei minuti…"come va? bene, bellissimo ci becchiamo forse più avanti e gli altri? Bene pure loro, forse un po' dietro")











Dal Ciola giù a rotta di collo, pazzi ti sorpassano tranquilli a 80 all'ora, spirito di Ugasoft guidaci in questa discesa

Mercato Saraceno, ristoro abusivo (con cartello di segnalazione) e un'esilarante striscione "Dottor Fuentes a destra"); Gallus incontra fratello e nipotino di 3 anni ("zio, non correre troppo") la salita del Barbotto inizia dura ma bellissima, tanti sulla strada, poi, quando già senti che non ce la si fa più, lo strappone dell'ultimo chilometro con la gente che ti incita, la carreggiata che si restringe per quelli che mettono il piede a terra e spingono a piedi, qualcuno buttato a terra per i crampi, si stringono i denti e si dicono cose brutte brutte in ogni dialetto "dai che mancano solo cento metri" ci urlano e sono cento metri infiniti, dio benedica le ruote di Fabio col 28; ancora poco, il mostro è finito e adesso giù per un po' di discesa;

Pare che arrivato in cima al Barbotto ti sei commosso e poi anche Zoro dopo ti ha detto che si è commosso, perché a lui è andata come ogni volta ,che tu pensi "gna pò fare, stavolta si ferma" e te lo vedi spuntare sorridente dall'ultima curva che ti ha fottuto ancora una volta che a lui basta affrontare lo sforzo con disciplina: per lui sul Barbotto era andata e l'esperto triathleta si è tuffato verso Cesenatico, verso il traguardo del medio, le stangone delle medaglie, la moglie e il pasta party

C'è arrivato anche Ciclosalita in cima, che il Barbotto non sono i rulli molto ma molto duri, ma lui quando ha deciso qualcosa gli devi sparare per fermarlo ed ha già perso dieci minuti forando sul Ciola, e lui scenderà piano chiedendosi se è sul percorso giusto, e al bivio non ha dubbi e infila il lungo che oggi è un giorno speciale










Pare che le bici "eroiche" anche su Monte Tiffi e Perticara stanno lasciando dietro tante monoscocca in carbonio e Scott Cr1, Kuota e Cervelo e tutto il festival della bici figa e della gamba lucida e depilata, e il Gallus maledice le discese che lui riprende mezzo mondo in salita e lo risuperano in discesa



E intanto ai ristori, che i ristori ufficiali e abusivi sono il sale della Nove Colli e non si possono fare 200 km a barrette, è la festa di banane panini piadine pompelmi strappati col succo pieno di sali e vitamine vere e acqua, acqua, per favore ancora acqua

Pare che il colle più infame è Pugliano, è il settimo, non si capisce quando comincia, non si capisce quando finisce, spiana e poi tira giù uno strappo schiantagambe e mentre tutti avanzano ansimando allo stesso ritmo qualcuno grida in romagnolo che sembra che stiamo tutti a scopare e riusciamo a ridere e tossire e respirare e pedalare…


Pare che Gallus ci schiatta quasi sul Pugliano, benedice la compact anche se lì in salita i conti dei pignoni e dello sviluppo metrico dei rapporti non gli riescono ma il piede a terra lo mette tua sorella, lui continua a spingere…..

E poi giù velocissimi, follemente giù con a sinistra la rocca di San Leo, spuntone di roccia confuso col castello dove rinchiusero Cagliostro, un occhio al panorama incredibile, uno alla strada, uno ai compagni di discesa, uno a chi viene dietro, ma quanti cazzo di occhi bisogna avere per non addrizzare le curve e finire per fossi e valli….

Pare che anche Magister il succhiaruote abbia tirato un pochino nei 15 km di pianura dritta portano a Bosco delle Siepi e Gorolo, che lui si vergognava a stare dietro e ha capito cosa vuol dire chiudere un buco e pedalare a ventaglio

E poi Gorolo, pendenza media 6% che non vale perché è 1 km al 15 poi discesa e poi 1 km al 17 e mentre spingi e ti appare la Madonna che ti frena la ruota dicendo "cos'hai detto esattamente sul Barbotto?" … anche qui, anche se i primi sono già sotto la doccia da un bel po', la gente ti incita applaude e incoraggia mentre vedi gli altri che arrancano sui tornanti sopra e cerchi la cima per tirare finalmente un respirone

Pare che il momento più bello è stato 2 curve dopo Gorolo, il mare ("Thalatta, Thalatta", sta per finire) e che veniva da ridere a cercare di tenere un po' i treni di pazzi lanciati a 50 all'ora verso Cesenatico (momento clou tre crucchi con le Cervelo monoscocca che guidavano urlando come i crucchi delle barzellette un gruppetto di succhiaruote italici)

Pare che al traguardo i nostri fossero fuori di testa, qualcuno commosso, che non siano saltati addosso alle hostess che li medagliavano turandosi il naso, che dopo mezzora si aggirasssero ancora un po' spersi ma felici per il pasta party…

Pare che ciclosalita abbia forato un'altra volta, che abboa trovato comunque dei compagni di fuga (se sei solo vuol dire che sei in fuga), che abbia stretto i denti e sia arrivato ed era felice come i primi

Pare che a tre giorni dalla gara abbiamo ancora uno sguardo strano, un po' sognante, che in ufficio non si riesce a farli incazzare, ti guardano e sorridono pensano a un pezzo di strada solo loro, che sale tra grano e papaveri rossi….

martedì, febbraio 20, 2007

Ma un bibliofilo è uno che tromba con gli incunaboli?

Il commento ideale a questo post l'ho appena trovato chez eio (via un fantastico scazzo nei commenti di Mantellini citato dall'esploratore ciclista

"l’uomo medio, m’han detto, ha in media un’intuizione al giorno.e in genere, è una cazzata"

giovedì, febbraio 15, 2007

Defensor fidei


L'on. Bocchino (AN,nomen omen) si concentra per difendere meglio la famiglia tradizionale dagli assalti di laicisti e relativisti





(thanx to claudio caprara e attenti al cane)

mercoledì, febbraio 14, 2007

Peggio di Calderoli: Gurbanguly Berdimuhammedow , da dentista a presidente del Turkmenistan

Gurbanguly Berdimuhammedow , dentista come il genio nostrano delle riforme costituzionali, disastroso ministro della sanità, ex Vicepresidente, succede al padre dei Turkmeni Nyiazov in elezioni blatantly falsified.
Di seguito qualche passo della favolosa biografia di questo fido alleato dell'Occidente in Asia Centrale

"Gurbanguly Berdimuhammedow ...... graduated from the Turkmen State Medical Institute and entered a career in dentistry. By 1992 he had become part of the dentistry faculty at the Medical Institute.
In 1995, under the rule of Saparmurat Niyazov, Berdimuhammedow became head of the dentistry center of the Ministry of Health and Medical Industry. In 1997 he was named Health Minister, and also became Deputy Prime Minister in 2001.[3][4]

As Health Minister, he was reportedly responsible for carrying out Niyazov's decision to close all hospitals outside of the capital city, Ashgabat, in 2005. Turkmenistan's health system is considered one of the worst in the former Soviet Union;[5] according to Amnesty International, 'health care has become financially inaccessible to most people"


venerdì, febbraio 09, 2007

al fuoco, al relativismo, al culattone, avvertite Ratzinger, chiamate Marcello Pera

E' stato aperto un sito di dating per single cattolici www.canticodeicantici.com (si, esiste, claim "Non è bene che l'uomo sia single"),
La selezione è classica, pochi fronzoli e chiavi di selezione spirituali (cerco 30enne devota Padre Pio, cerco 47-52 interessata pellegrinaggi Medjugorie) selezionate il vostro sesso e sesso ed età dellavostra vittima/anima gemella
ora, mettiamo che vi dichiariate uomo e cerchiate un uomo: vi aspettate un cazziatone on line? l'Avatar di Padre Raniero Cantalamessa che vi promette scolo, Aids, emorroidi e dannazione eterna?
ebbene no, l'imperturbabile motore di accoppiamento (!!!) relativista e un pò radicale vi propone Franco, 35 anni, senza neanche una predicuccia sui valori della famiglia e sul diritto naturale!!!

tranquilli, "il sito è sotto il patrocinio di San Faustino - santo patrone dei single cattolici e San Giovanni Battista."

Nel dubbio io avverto malvino e il guru dei siti di dating

Ciclismi extraurbani

PeaceReporter - Cecenia (Russia) - Un pensionato ceceno percorre 12mila chilometri in bici. Per andare alla Mecca

"Su una vecchia bicicletta viola, Dzhanar è partito dal suo villaggio, Urus Martan, a pochi chilometri dalla capitale cecena Grozny. E ha pedalato per quasi dodicimila chilometri, in dieci settimane, facendo un giro tortuoso e ripensando l'itinerario ogni volta che veniva respinto a un confine perché gli mancavano i visti necessari. “In Iraq ho discusso con le truppe statunitensi, non volevano farmi passare e mi hanno buttato la bici per terra”. Poteva andargli peggio, se si pensa che per andare alla Mecca ha attraversato alcuni dei luoghi più pericolosi al mondo. Sulla bici ha attaccato un cartello verde, colore dell'Islam, con le tappe del suo viaggio: “Urus Matan - Grozny - Khasavyurt - Makhachkala - Baku - Teheran - Baghdad - Damasco - Mecca - Medina - Gerusalemme – Urus Matan”. E ha coronato il suo sogno.
Una folla di parenti ha salutato il ritorno a Urus Martan del coraggioso ciclista. Ora può aggiungere al suo nome “haji”, appellativo di cui possono fregiarsi solo coloro che hanno compiuto il pellegrinaggio alla Mecca. E' felice ed esausto. “E' stato un viaggio davvero duro. Non permetterei a nessuno di rifarlo”, ha detto agli amici, appoggiando in giardino la bicicletta impolverata."

ciclismi urbani