mercoledì, aprile 27, 2005

La Sicilia come metafora

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L'articolo sul voto in Sicilia (si comincia da Catania, l'anno prossimo tocca alla regione) è un capolavoro di scrittura; per chi ha sognato il riscatto della Sicilia come riscatto dell'Italia un ritratto cinico e avvilente
---come sempre, correlazione zero dell'analisi politica con qualsiasi considerazione sulle alternative di sviluppo della regione e del paese....pare che non si porti....

martedì, aprile 26, 2005

appellopertoaff

Virgilio BLOG - appellopertoaff:
"Grazie, vi ricordo che per aderire dovete scrivere, indicando i vostri dati completi, a presidenza.repubblica@quirinale.it e per conoscenza a shalomisrael@comune.re.it"

finalmente ho mandato le mail

voi dateve da fà

Camperismi e Ciclismi: Cilento

Torniamo alla ragione sociale del blog e diamo qualche cenno sul breve ma intenso tour del Cilento

Punta Licosa: uno dei posti più belli della costa Italiana, in my humble opinion. Raggiungibile da Ogliastro Marina con una strada sterrata discretamente chiusa al traffico (sempre in Italia siamo), con la Mountain Bike si può seguire un sentiero lungocosta tra i pini
Per sostare in camper una comoda area attrezzata con gestore gentilissimo (Sosta Caravan Baglivi tel. 0974.963103) e ben segnalata. Nei dintorni segnalate aree riservate ai camper a S.Marco di Castellabate e S.Maria di Castellabate

Palinuro e dintorni: oltre alla costa, è consigliabile un giro all'interno In bicicletta, con pendenze mai impegnative e 46 km. totali si può:
  • salire da Palinuro a Centola e Foria,
  • proseguire per S.Severino di Centola (con i resti dell'antico borgo fortificato),
  • poi salire in una tranquilla strada tra gli ulivi verso Licusati e Camerota,
  • poi piombare su Marina di Camerota ricordandosi di frenare di quando in quando,
  • ritorno lungocosta a Palinuro
Pernottamento: Camper Stop a 16 € al camping le Saline, tranquillo e accogliente a ca. 1 km da Palinuro (l'area di Palinuro non l'ho "provata").
Anni fa avevo testato con ottimi esiti l'agriturismo Sant'Agata
Pizza: pizzeria Carpe diem (consigliata da un'amica locale) ottima pizza e fritti, prezzi commoventi per gli abitanti di Milano

Acciaroli: in bassa stagione (compreso il 25 aprile) sosta tollerata al porto, chiaramente conviene informarsi e ricordare che i pescatori di solito si svegliano presto

Da approfondire:
Pollica, San Mauro Cilento e altri comuni dell'interno
Le immersioni

mercoledì, aprile 20, 2005

..relativizzare Benoit XVI

..in fondo è solo un pò più grave del 3-1 al derby (quasi alla pari se consideriamo Di Canio che fa il saluto romano sotto la curva)

Boccate d'aria fresca

Incontro ieri sera con un missionario che opera nel nord del Cile...una chiesa che lavora coinvolgendo i laici (molto più che in Italia), salti mortali per vivere e collaborare in realtà difficili, pastorale e mille progetti di aiuto concreto e di ascolto portati avanti dai laici, investimento nella crescita anche culturale dei giovani...
...non sarà Benoit XVI a rovinarli...

martedì, aprile 19, 2005

Tenetevelo....

..ci rivediamo al prossimo, 8 per mille ai valdesi e speriamo in tante schiene dritte in giro...

lunedì, aprile 18, 2005

Con l'Etica non si gioca

Homepage / Attualit�/ Notizie - Armi: Banca Etica interpella Banca popolare di Milano

Popolare di Milano ha appoggiato Banca Etica, gestisce i fondi etci di Etica Sgr, insomma si è data una rinfrescata di immagine etca salvo poi decidere di chiedere autorizzazioni per 53 mln di Euro di finanziamenti all'export di armi.
Il Predidente di Banca Etica si è (giustramente) incazzato...
vedremo come prosegue l'affare....

Il coraggio dei Media Usa

Nessun network ha voluto trasmettere uno spot sui danni delle mine antiuomo

Hair-raising TV spot shunned by broadcasters - International News - MSNBC.com:

'Either (broadcasters) have refused to air it or didn’t respond, or they continue to sit on it,' says Richard Kollodge, information manager for U.N. Mine Action Service. 'Some said it's not appropriate for our audiences, or there were a lot of different reasons.'"

giovedì, aprile 14, 2005

Qui c'è la manina di Fini

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Grazie Roberto

Castaldi colpisce ancora?

ratzinger papa

...non mi ci giocherei gli zebedei, ma il sito dei fan di ratzinger mi sembra un geniale fake

mercoledì, aprile 13, 2005

radicali liberi

Grazie all'appello un pò isterico di Italia Laica contro la dedica a GPII della Stazione Termini ho potuto scambiare qualche mail con un vecchio amico (oddio, è preoccupante avere vecchia amici) e riassumere la mia posizione (non originalissima) sui radicali

Sui radicali posso dirti che li seguo con simpatia variabile ma con

molto rispetto (e mi piacerebbe vederli alleati scassacoglioni del
centrosinistra, alle prese con i problemi del governare)


In sintesi

- sulle battaglie sui diritti civili internazionali e su intuizioni di
politica estera pieno sostegno
- sulle battaglie sulla legalità pieno sostegno
- sulle battaglie su fecondazione e co. sostegno con qualche distinguo
(andrò a votare, non sono sicuro che voterò tutti sì, credo che non
sia un tema facile da prendere ad accettate)
- sul laicismo molti distinguo (diciamo che definirsi anticlericale mi
fa ridere, avere un atteggiamento laico ma rispettoso della fede
altrui mi sembra più sensato, l' 8 per mille e la sua gestione sono
uno scandalo unico al mondo; credo cheil problema italiano più che la
chiesa sia l'atteggiamento da "sacrestano" delle sue classi politiche)

martedì, aprile 12, 2005

Philip Roth, Philip K. Dick, Theodor Adorno e Pippo Franco

Internazionale.it | Interblog


Guido Vitiello aggiorna il suo blog su Internazionale con cadenza quasi mensile, ma si fa perdonare l'attesa.
Adesso ho due libri da leggere e citazioni colte da Pippo Franco e Theodor Adorno, oltre al rinnovato impegno ad affrontare i nazisti messicani di
"href="http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1&c=IUU763TSGF0QQ">retornamos como sombras" di Taibo


disclaimer: anni fa Guido ha trasformato un'accozzaglia di file preparati dal sottoscritto in una versione ancora in esercizio di www.scattoneferraro.org

domenica, aprile 10, 2005

Brutta bestia la memoria

.....cerchi informazioni per un viaggio nel Casentino, trovi un titolo sul sito del comune di Moggiona e sei costretto a ricorare una folle strage del 7 settembre 1944. (nascosta per 40 anni nell'armadio della vergogna)

7 Settembre 1944: Strage di Moggiona: "

giovedì, aprile 07, 2005

Elio Toaff senatore a vita: dettagli

Ne avevo parlato qualche post fa: è stato lanciato un appello per avere Elio Toaff senatore a vita. Ci sono mille ragioni (il ruolo che ha avuto per la riconciliazione della Chiesa Cattolica con gli ebrei, il suo essere un vero costruttore di ponti tra culture) per cui sottoscrivo anch'io questo appello
Nei commenti mi è arrivato un messaggio che spiega come aderire (semplice, si manda una mail a shalomisrael@comune.re.it)

Linko anche il blog dell'appello

e una lista di parlamentari di vari partiti che hanno aderito (il promotore è di AN, molte delle adesioni sono di deputati di sinistra e del compagnissimo consiglio comunale di Livorno)

457) on. Franco Angioni - DS
458) on. Augusto Battaglia - DS
459) on. Marida Bolognesi - DS
460) on. Maria Burani Procaccini - FI
461) on. Enzo Carra - Margherita
462) on. Amedeo Ciccanti - UDC
463) sen. Elidio De Paoli - Lega per l'Autonomia Lombarda
464) sen. Tana De Zulueta - Verdi
465) on. Enzo Fragalà - AN
466) on. Marcella Lucidi - DS
467) sen. Luigi Manfredi - FI
468) sen. Giuseppe Mascioni - DS
469) sen. Angelo Muzio - Verdi
470) on. Nerio Nesi - Comunisti Italiani
471) on. Giancarlo Piatti - DS
472) on. Rino Piscitello - Margherita
473) on. Fiorello Provera - Lega Nord
474) on. Giuseppe Rossiello - DS
475) on. Angelo Santori - FI
476) on. Marina Sereni - DS
477) on. Walter Tocci - DS
478) sen. Giorgio Tonini - DS
479) on. Domenico Tuccillo - Margherita
480) on. Riccardo Villari - Margherita
481) Luca Capecchi - Firenze
482) Aviel Lignel - Tel Aviv - Israele
483) Nuccio Fava - ex direttore del TG1
484) Ida Zatelli - professore di Lingua e letteratura ebraica Università di Firenze
5) Stern Walter - Modena
486) Maria Floriana Grisot - Roma
487) Consiglio Comunale di Livorno (con ordine del giorno approvato all'unanimità
nella seduta del 23 marzo 2005)

lunedì, aprile 04, 2005

La crisi di crescita: la sfida del commercio equo e solidal

Lorenzo Guadagnucci

La crisi di crescita: la sfida del commercio equo e solidale

Edizioni Feltrinelli

15 anni fa a Roma c'erano 2 botteghe del commercio equo in collocazioni a dir poco “sfigate”. Di commercio equo e solidale (traduzione italica del più semplice termine “fair trade”) si parlava solo tra “impegnati”. Il caffè del Nicaragua non soddisfaceva le zie di Napoli, (adesso il caffè Uciri vince gli Oscar Qualità delle associazioni dei consumatori).

Nella nostra Parrocchia i prodotti del commercio equo entrarono in un angolo di una Vendita Missionaria. Chi comprava lo faceva essenzialmente “a fin di bene“ guardando con una certa diffidenza le confezioni di spezie e cioccolata dal packaging “incerto”

Oggi ci sono ca. 20 botteghe a Roma (uno ce l'abbiamo praticamente sotto casa), molti prodotti di commercio equo sono presenti sugli scaffali dei supermercati, alcune catene impongono la cerificazione di rispetto dei diritti dei lavoratori (SA80000) ai loro fornitori, nelle scuole elementari di Roma si consumano merendine e banane del commercio equo; il nostro banchetto è diventato un appuntamento mensile per il quartiere.

La galassia delle botteghe ha creato presenza commerciale ma anche animazione culturale e sociale, costringendo a coniugare quotidianamente slanci ideali e dialogo interculturale con la necessità di quadrare i conti a fine mese.

In tutto questo tempo un numero sempre crescente di produttori (e di loro famiglie) ha beneficiato di condizioni di lavoro migliori, di un “premium price” da investire per migliorare produzione, condizioni di vita ed educazione.

L’etico “tira”; anche grandi multinazionali sono costrette a migliorare le condizioni dei lavoratori e delle coltivazioni perchè i loro prodotti passino il vaglio di consumatori più attenti.

Adesso la sfida è la crescita sostenibile, la contaminazione con il mondo profit (grande distribuzione, produttori “industriali”) mantenendo lo spirito originario e la capacità di costruire relazioni Nord/Sud“fair” (eque, corrette, stabili, oneste)

“La crisi di crescita: la sfida del commercio equo e solidale” è un libro indicato per capire meglio come si è arrivati qui, cosa c’è sotto, dove si vuole andare. In maniera intelligente, lega lo sviluppo del comercio equo ai cambiamenti degli ultimi 10 anni (sviluppo e critica della globalizzazione, cambiamento delle richieste dei consumatori, attenzione al Terzo Mondo)

Ha il grande pregio di essere scritto senza fronzoli ed esagerazioni, in maniera onesta ed evidenziando anche i punti di contrasto e di dibattito “acceso”.

Tra questi

come soddisfare le esigenze di prezzo mantenendo i criteri di rispetto dei produttori,

come conciliare attività e aspettative del volontariato ed esigenza di capacità e approcci “professionali”

come gestire colloquio tra botteghe, centrali di importazione e rappresentanti dei produttori, sempre più presenti con le loro esigenze molto concrete

Un “simbolo” di questa difficoltà è stato il dibattito sulla distribuzione dei prodotti del commercio equo nelle catene di supermercati: da un lato il rischio di tradire la purezza originaria entrando negli inferi della grande distribuzione, dall'altro la necessità di superare una soglia critica di volumi e garantire un migliore sbocco ai prodotti e una vita dignitosa ai produttori delle cooperative.

Dove si va adesso? un patrimonio enorme di solidarietà, di scambi, di esempi positivi, di credibilità è stato costruito: come e cosa si svilupperà su di esso lo decideranno le centinaia di migliaia di produttori, importatori, “botteghe del mondo”, volontari e consumatori che del commercio equo e solidale sono l'anima.

In chiusura, una frase di Alex Zanotelli cirata nel testo “Dobbiamo stare attenti a valutare se ciò che facciamo è veramente alternativo. Perchè questo sviluppo capitalista è talmente bravo che ci assorebe tutti. L’alternatività deve essere qualcosa di profondamente organico, vitale e capace di autoriprodursi”