giovedì, dicembre 14, 2006

Detto un pò meglio

Lavoce.info - Concorrenza e Mercati: (Leonardo Becchetti)
"A una prima impressione, il mark-up sul prezzo sembra contraddire il principio che chiede di lasciarne al mercato la libera determinazione. In realtà, per i produttori di base la transazione che determina il prezzo di mercato avviene spesso in condizioni di monopsonio, o comunque di squilibrio di potere contrattuale, in quanto subiscono il monopolio degli intermediari finanziari locali e di quelli che trasportano il prodotto nei porti o nei mercati di sbocco.
Da questo punto di vista, il commercio equo e solidale offre un’opportunità alternativa che aumenta il potere contrattuale di tali produttori e realizza quindi efficacemente un’azione di institution building sopperendo cos all’assenza di un’antitrust internazionale in questi settori. Ma anche al di là di questa riflessione, se consideriamo i prodotti come beni contingenti, ovvero come insiemi di caratteristiche fisiche e immateriali, è possibile concepire il commercio equo-solidale come l’apertura di un nuovo mercato e un processo di innovazione di prodotto che aumenta la soddisfazione dei consumatori. in particolare di quelli con preferenze orientate alla responsabilità sociale, e il loro gusto per la varietà. In questa prospettiva, il commercio equo e solidale rovescia il tradizionale suggerimento di dare valori al mercato dando un mercato ai valori, ovvero incorporando i valori all’interno dei prodotti venduti.
E' inoltre evidente che non ha nulla a che fare con le tentazioni protezionistiche che si propongono di limitare l’accesso ai nostri mercati di prodotti di paesi a basso costo del lavoro. "

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