lunedì, maggio 23, 2005

...per la contraddizion che nol consente

..con un post che ha sollevato commenti "salaci", il giovane ma non più giovanissimo settanta
propone il gabbio per gli emigranti della fecondazione; la cosa per me preoccupante è che, in base ai principi della legge 40 e di chi sostiene l'astensione (il no mai, non si vota sulla vita), sarebbe illogico non cercare di limitare la pratica anche all'estero (sulla pedofilia saremmo giustamente tutti d'accordo)

...mi sa che è la legge che non va

Estraggo capziosamente solo parte del testo


"Pagando salati conti a istituti privati con pochi scrupoli, questi genitori ansiosi di procreare ma restii all'adozione, riescono ad attingere a banche del seme fornite e variegate, dando corso ad un pret-à-portet della genetica, che poco ha a che fare con la civiltà.
Ovviamente tutto ciò è riservato a chi può permetterserlo. Ogni ciclo di trattamento fecondativo (e non è detto che ne basti uno) parte da un minimo di cinquemila euro, se fatto all'estero. I meno abbienti sono doppiamente sfortunati e penalizzati.
La politica ha il dovere di registrare come obiettivo, quello di porsi sulla frontiera di una eguaglianza possibile. Ecco allora la proposta. Chi va all'estero e, con ampie risorse economiche, mette in atto pratiche vietate nel nostro Paese sia punito, ai sensi degli articoli tre e sette del codice penale, con le stesse pene stabilite per chi dovesse mettere in atto questo reato all'interno dei confini tricolori. Da uno a tre anni di reclusione e da centomila a trecentomila euro di multa."

1 commento:

Anonimo ha detto...

.seeee, mo viene fuori che anche chi usa la spirale compie un atto illegale, perche' questo anticoncezionale impedisce l'impianto dell'embrione e quindi lo condanna a morte.
Quando si dice " la spirale del crimine"....
Andres