giovedì, ottobre 14, 2004

Recensioni- Korogocho

Scritta qualche tempo fa, still valid

Korogocho
Alex Zanotelli
Feltrinelli 2003

Io non sono d'accordo con tutto quello che dice-pensa-fa Alex Zanotelli....sono un pacifista con molti se e molti ma...
sul suo libro ieri ho scritto questo

....
Si può iniziare a leggere Korogocho cercando risposte, buone intenzioni, visioni consolatorie....
Si può leggere Korogocho cercando un'etichetta (no global?) alla vita e al sacerdozio scomodi di Padre Alex Zanotelli, Comboniano
Si trova qualcosa di molto diverso e provocante....
Si finisce con molte domande da fare e molte cose da cambiare dentro e intorno a noi....
...la storia del sacerdote Zanotelli attraversa gli Stati Uniti degli anni 60, la prima missione in un Sudan dove la Chiesa ignora il massacro degli “animisti” del Sud del paese, arriva nel 1978 nella tranquilla redazione della rivista missionaria Nigrizia, foglio missionario poco letto al di fuori del “giro” comboniano; nell'Italia degli anni 80, Alex ne fa un foglio di denuncia; dello sfruttamento del Sud del Mondo, della corruzione che dilaga nella coopoerazione al terzo mondo (i cui fondi rientrano rapidamente alle imprese italiane per interventi inutili e ogni tanto demenziali); dei traffici d'armi italiani nel mondo (le mine del gruppo Fiat sono usate dappertutto, a La Spezia costruiamo corvette da guerra per l'amico Saddam Hussein, poche semplici triangolazioni e vendiamo armi ai “meglio dittatori” sotto gli auspici della Farnesina),
La fine è nota; qualcuno da Palazzo Chigi (1986) chiama in Curia ed Alex vola in Kenia, a fare meno danni.
Ne nasce invece la scelta di condividere la missione con gli ultimi nella baraccopoli di Korogocho, a 2 passi dalla Nairobi bene e sull'orlo di una discarica da cui recuperare qualcosa per sopravvivere, mentre l'Aids dilaga
...Alex descrive la condivisione del Cristo con gli ultimi, brutti sporchi e cattivi ma capaci di miracoli, si interroga sulla fede, sul Dio del dolore, su dov'è il centro della chiesa e della missione
Predica e razzola, cerca il riscatto lottando per costruire la parrocchia, i gruppi di preghiera, ma anche cooperative e iniziative per costruire ed ottenere diritti negati....
le sue lettere da Korogocho, in anticipo di 10 anni, iniziano a rovesciare la visione comune su una globalizzazione che impoverisce i poveri, su una crescita economica che non sta creando progresso e sta aumentando il distacco degli ultimi; da una baraccopoli lontana diventa punto di riferimento in un dibattito italiano e mondiale su come costruire realtà più giuste....senza mai proporre risposte e tesi definitive, ma provocazioni, strade di riflessione.....
Il senso e il valore di Korogocho non sono nella riflessione finale, in una teoria compiuta di un nuovo modo di essere chiesa e di essere cristiani, ma nel cammino di un'anima e di un sacerdote, nello sporcarsi le mani mettendo al centro Cristo e i poveri.

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